Le mie poesie

 

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Nella luce

 Tu  riscaldi

l’anima mia

e la riconcili

con la vita

 illumini

la mente mia

la rendi

chiara

 luminosa

ricca

di luce

di amore

 infinito.

Ti riconosco

avvolgi

la mia anima

nella luce

dell’estasi

cosmica.

(Angela)

ASSENZA

 

Deserta è la strada,

 filtra dalle finestre

un chiarore bluastro,

quel blu spento, uniforme,

 mi riempie l'anima

di malinconico stupore.

Sono  al momento più duro,

quello dell'assenza,

quello in cui ci si abitua

al proprio male...e  vivi

solo a metà, perché

il dolore è ancora vita,

vita sanguinante,

ansimante e adesso

 che è sparito, al suo posto

c'è una tetra rassegnazione...

Mi hanno fatto tanto male,

 riuscirò a guarire...

come è possibile?!

Nascondo il volto spento,

chiuso, come può esserlo

una casa dalla porta sprangata.

Sento l’anima ripiegarsi

su se stessa, assente, morta…

sono di passaggio, la mia

barca fende le onde per un pò,

 poi  un ultimo bagliore

di tramonto  accarezzerà le rose…

 (Angela)

 

Sogno

S’apre tra le nubi
un tratto di cielo,
stelle luminose
appaiono
ai raggi di luna,
nel lucente
fluttuare d’argento.
S’avvolge
la luce lentamente
ai tronchi,
ai cespugli,
sfuma
i contorni di case
paesaggio fantastico,
irreale…
un giardinetto
una panchina
in mezzo al verde,
una piccola sorgente
zampilla in un prato
quanta pace…!
Libera la luce
lentamente
le tue mani
dal buio, le avvolge
al mio corpo
in una profonda
calda carezza.

(Angela)

 

IL DONO

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Mi donasti una scatola

piena di nulla ,quella

che il mondo ogni giorno

dispensa generoso.

Sentii la solitudine, la peggiore,

quella che viene dal cuore

e che ti soffoca anche

 in mezzo ad una folla.

Si chiuse il mondo

di colpo calò il sipario

di colpo  nascose una storia

 in pieno svolgimento

 di colpo mi ritrovai sola

lontana da una platea calda

e accogliente in cui avevo

dimenticato la vita…

ritrovai fuori il vento

le strade buie.

Alzai gli occhi

 guardai il cielo

com’era lontano…

avrei voluto correre libera

e  viaggiare con la speranza

al ritmo di un’aquila reale

mi abbandonai a un vago

fantasticare…

luci variegate si distendevano

su un silenzio freddo

sospese nel cosmo.

La morte ha una tragica

bellezza, nel sonno

ci rendiamo conto della vita.

(Angela)

 

EMIGRANTE

 

C'era aria di temporale

quella sera di giugno

 in una cittadina del nord,

in lontananza si sentiva

 l'incessante brontolio

 del tuono, diventava

 nera la terra, il cielo 

era rischiarato

da un debole chiarore.

Nel dolce crepuscolo

 in volo stormi di uccelli 
 si alzavano

tappezzando il cielo

di piume variopinte.

 Immobile , gli occhi fissi,

 senza la forza  di alzarmi

 o allontanarmi da quel posto,

sentivo  salirmi dentro

 la disperazione, qualcosa 

di disumano 

come una tempesta
infuriava in me.

 Il volto tra le mani
 nascondevo

 rotolava fra le dita
  una lacrima.

(Angela)

Fendono l’aria  le ali,

attraversano il silenzio della neve

 che cade, creature della luna,

alla ricerca di cibo vanno,

in una natura selvaggia

che rivela la sua grandezza.

Qui dove la terra entra nell’acqua

 e l’acqua entra nella terra,

qui il liquido e il solido s’incontrano

 in questa lotta tra terra e mare,

 il rotolare  dell'onda si infrange

 e si spegne. Non c’è qui l’uomo

con la sua volontà.

Le risonanze passano tra i rami,

lasciano una nota sospesa nell’aria,

immerse nella solitudine nidificano

le mie emozioni e negli abissi

profondamente ramificano.

Sta la natura  con le sue forme

di luci e colori e mi dà un senso

di malinconia: qui esisteva prima

 di me, mi ha vista arrivare,

 mi vedrà presto andare via.

(Angela)

Se tu mi guardassi


Se tu mi guardassi
 profondamente,
se tu ascoltassi
le parole non dette
 il respiro dei miei pensieri

 

se scrutassi nell’anima mia
le emozioni nascoste
 nelle pieghe dell’ esistenza,
 sentiresti la mia voce
parlarti di neve, di stelle

 

ascolteresti i miei silenzi

trasportati dal vento

raccontare di amori

sogni taciuti, speranze,

voli interrotti, lunghe attese

annegate nel pianto.

(Angela)

Il viaggio

Gioca l’acqua

gorgheggiando tra le curve

scorre,  si acciottola

risucchiata fra mille rivoli,

s'incanala per strade,

sentieri…si tuffa a cascate…

 gocce variopinte

gocce arcobaleno

 svolazzano sulle creste di flutti

 impazziti nel vuoto

accarezzati da rami

di lerici verdeggianti

si inabissa nel vortice

di strapiombi pietrosi

accarezza le mille curve

di rive  rosso-verdastre:

 lungo serpente di fresca

 allegria tumultuosa

fra mille salti di cavalli

imbizzarriti, entri

nella quiete, l’azzurra

trasparente  quiete… del mare.

  (Angela)

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Imbruna...!

Immobili gli alberi,

chini verso la terra,

 sentono la linfa 
salire ...senza la frenesia 
della primavera.

Tremolano le luci

lontane, come fiammelle

nell’ombra, nella pioggia,

in un’infinita solitudine.

Grosse gocce impazienti

martellano la balaustra,

come una nenia

vegliano sul mio cuore:

 riposerà fino a domani

 in un sacro silenzio,

in un sonno senza sogni,

dolce, profondo

 e il soffio del mondo

penetrerà con i deboli

raggi dell’ultima luna.

(Angela)

 

Primavera

Gioca un tiepido vento
a cacciare
le chiare nuvole…
le arruffa
le scompiglia
le lacera
le disperde lontano.

Tintinna contro i vetri
spalanca
qualche finestra.

Si punteggiano
le siepi
di candidi boccioli
odorano i tronchi
odorano le foglie
odorano i pendii
gialli di primule.

Si affaccia
sorridente il sole…
cerca i nidi
 sotto le grondaie…
 i fringuelli
 studiano versi d’amore.
Questo lungo
inverno è passato…
(Angela)

Ho liberato un aquilone

Ho liberato un aquilone
aveva sulle ali i miei
sogni infantili.

Li ho visti sciogliersi
in una clessidra,
odoravano di pane,
vaniglia e zucchero
filato, cantavano ancora
conte e girotondi
di fratellanza.

Ho liberato un aquilone
e nel vento ho ritrovato
i voli interrotti da stormi
alla deriva… confini
invalicabili avevano deviato,
per correnti contrarie.

Ho liberato un aquilone
avevo con me la luce
della speranza, ha risvegliato
il mio bambino dormiente
nel suo caleidoscopio
puntato verso il cielo.

Ho liberato un aquilone
dentro la pagina di un libro ,
avevo scritto con te:
oltre il silenzio c’è
solo l’eternità.

(Angela)

Tratta dalla raccolta "Notturno" -Booksprint Edizioni